Indirizzo
Via Salvatore Piscopo, 46 80026 Casoria (NA)
Orari
Lunedì - Venerdì: 9.30 – 17:00
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La digitalizzazione e le tecnologie moderne stanno rivoluzionando profondamente l’industria sportiva e le attività di marketing del settore. Il risultato di questi repentini cambiamenti sono trend di marketing sportivo che nessuno avrebbe previsto qualche anno fa.
L’era contemporanea, caratterizzata dalla digitalizzazione, chiede ai marketers sportivi di essere sempre aggiornati sulle nuove opportunità di marketing del settore. Tuttavia risulta molto difficile, quasi impossibile, avere una perfetta familiarità con tutte le sfaccettature del marketing sportivo.
Ecco perché Geis ha individuato cinque trend del marketing sportivo che ogni responsabile marketing dovrebbe conoscere.
AI è l’acronimo di Intelligenza Artificiale (Artificial Intelligence) e non ci sono dubbi che quest’ultima stia rivoluzionando diversi settori, anche quello sportivo. Tuttavia per lo sviluppo di tecniche di AI si necessita di una mole di dati enorme e, naturalmente, una connessione Internet veloce.
L’applicazione dell’AI al marketing sportivo può avere diverse forme, ad esempio, l’Arsenal F.C., club della Premier League inglese, ha sviluppato una chatbot dal nome Robot Pires, il quale consente ai fan di comunicare col club tramite Messanger, Telegram e Skype oltre a fornire risultati, statistiche e notizie.
In breve, dunque, l’applicazione di tecnologie come le chatbots, all’interno delle strategie di marketing sportivo, potrebbe portare i seguenti benifici:
Nonostante l’investimento nell’AI sia ancora un punto interrogativo per il marketing sportivo, è innegabile, come testimonia il caso dell’Arsenal F.C., che sia meritevole d’attenzione.
Il mercato dei wearable è emerso dalla sua nicchia ed è da tempo diventato uno dei campi più importanti dell’intera industria sportiva.
Secondo uno studio di settore, infatti, le vendite globali di dispositivi indossabili dovrebbero superare i 95 miliardi di dollari entro fine 2021.
Ad esempio, con le sue scarpe auto-allaccianti “Hyperadapt”, Nike ha creato un esempio entusiasmante di un prodotto del futuro. Ma, allo stesso tempo i club professionistici e le società sportive, utilizzando i dati delle solette intelligenti nelle scarpe, riescono a misurare le distanze percorse, la velocità, i passaggi e la forza impressa.
Dal punto di vista dell’applicazione in ambito marketing, l’esempio cardine può essere il caso di Under Armour, la quale ha integrato un chip nella suola capace di fornire un feedback diretto sulla cadenza tramite l’app “Map my Run”.
Questo approccio consente di fidelizzare il consumatore offrendo un servizio personalizzato e su misura.
Nell’epoca moderna nessun responsabile marketing può permettersi il lusso di non prendere sul serio il mondo eSports. Col passare degli anni, i videogiochi stanno diventando sempre più popolari e secondo le previsioni, il numero di appassionati di eSport globali dovrebbe salire a oltre 500 milioni entro il 2024.
Negli ultimi anni sempre più aziende si sono rivolte al mondo eSport per le proprie attività di sponsorizzazione, invadendo un settore che vedeva la prevalenza dei brand informatici e gaming.
Un esempio è l’operato di Red Bull da sempre innovatrice nel campo delle sponsorizzazioni sportive.
Netflix, Amazon Prime e Disney Plus sono i classici esempi di offerte OTT (Over the top), ovvero contenuti visibili su qualsiasi dispositivo, sia questo un pc, un tablet o uno smartphone.
Ma quale contributo possono portare al marketing sportivo?
Piattaforme come Facebook e Amazon stanno lentamente rivoluzionando il mondo dei diritti sportivi, come è accaduto recentemente per i diritti della UEFA Champions League.
Ma non solo il calcio anche altri sport di nicchia traggono profitto dalle possibilità di streaming. Facebook, ad esempio, si è assicurato i diritti della World Surf League e pagherà circa 30 milioni di dollari per i prossimi due anni.
Le piattaforme OTT vantano, inoltre, un altro grande vantaggio rispetto ai media tradizionali, questi sono infatti in grado di generare profili accurati dei propri utenti in modo che sappiano esattamente cosa mostrare e quando, tenendo l’utente incollato al dispositivo. Questo database porta il marketing sportivo a un livello completamente nuovo.
Il Dark Social si riferisce a tutto il traffico del sito Web che non può essere attribuito con precisione e quest’ultimo è pari a circa l’80% del traffico globale.
Tale traffico si verifica quando gli utenti si inviano collegamenti tramite Whatsapp, Instagram o E-mail. In questo frangente gli strumenti di analisi sono sopraffatti, perché non si comprende come l’utente sia arrivato lì, ovvero quale percorso abbia seguito.
Questo genera qualcosa di non analizzabile e che dunque non può essere tradotto in marketing.
Un’azienda che ha compreso le potenzialità dei Dark Social è Adidas, la quale ha avviato un’entusiasmante campagna denominata “Adidas Tango Squads”. In questo caso ad influencer selezionati sono stati forniti dei prodotti esclusivi e sono stati invitati agli eventi, mentre la diffusione delle informazioni è avvenuta principalmente attraverso servizi di messaggistica e condivisione.
Questi sono solo alcune delle tendenze di marketing sportivo che si sono sviluppate negli ultimi anni. Tuttavia, ad oggi queste cinque rappresentano le opportunità principali per chi vuole applicare delle strategie di marketing nel mondo dello sport.
Il nostro consiglio è però quello di informarsi e aggiornarsi, anche perché, nell’era del digitale, quello che è un trend oggi potrebbe svanire domani.
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