Indirizzo
Via Salvatore Piscopo, 46 80026 Casoria (NA)
Orari
Lunedì - Venerdì: 9.30 – 17:00
Affrontare la crisi da sovraindebitamento dell’impresa è una sfida che richiede conoscenza, strategia e determinazione.
Nel contesto economico in continua evoluzione, molte imprese si trovano ad affrontare difficoltà finanziarie e a dover fare i conti con un accumulo di debiti che mette a rischio la loro stessa sopravvivenza.
Per comprendere appieno la portata di questa crisi e per individuare le soluzioni più efficaci, è fondamentale acquisire una definizione chiara del concetto di sovraindebitamento e conoscere le procedure disponibili per affrontarlo.
In questo articolo, esploreremo in dettaglio la crisi da sovraindebitamento dell’impresa, definendo il concetto stesso e analizzando le procedure a disposizione per affrontarla in modo efficace.
La crisi d’impresa rappresenta un momento di profonda difficoltà in cui l’azienda, in assenza di interventi e procedure adeguate, rischia seriamente di chiudere i battenti. Affrontare questi momenti di crisi richiede una comprensione approfondita delle cause sottostanti e una strategia mirata per uscirne.
A tal fine, la consapevolezza della crisi è il primo passo per affrontarla. Gli imprenditori e le figure che gravitano nell’area finanziaria dell’impresa, devono essere in grado di riconoscere i segnali di crisi come, ad esempio, un calo delle vendite, problemi di cassa, mancati pagamenti o difficoltà nell’onorare gli impegni finanziari.
D’altronde, per poter intervenire prontamente, è necessario riconoscere i momenti di crisi, solo così sarà possibile limitare ulteriori problemi.
Tuttavia, è prassi comune che gli imprenditori sottovalutano determinati segnali e che si trovino in un momento successivo ad affrontare problematiche che mettono a serio rischio l’impresa.
Il secondo passo per affrontare la crisi d’impresa è l’agire tempestivamente. Rimandare l’intervento, infatti, può comportare un aggravamento della situazione di crisi e ridurre le possibilità di ripresa.
Come detto in precedenza, identificare le cause alla base della crisi d’impresa, valutare le opzioni disponibili e pianificare una strategia di gestione della crisi sono passi cruciali per invertire la rotta. Una reazione rapida ai segnali consente di limitare i danni e di ripristinare la stabilità finanziaria dell’azienda.
Ad ogni modo, affrontare una crisi richiede una visione a lungo termine e un piano di azione dettagliato che preveda strategie finanziarie volte a stabilizzare l’impresa.
Come abbiamo illustrato nel nostro articolo dedicato alla ristrutturazione aziendale, nel corso della propria vita un’azienda può ritrovarsi ad affrontare diversi momenti di crisi.
Le cause di una crisi possono però essere molteplici e richiedono, di conseguenza, un’attenta valutazione e interventi mirati.
Generalmente, le cause più comuni che possono portare a una crisi aziendale sono:
Il sovraindebitamento è una condizione finanziaria critica in cui si trova un individuo, un professionista, un imprenditore minore, un imprenditore agricolo, una start-up innovativa o qualsiasi altro debitore che non può essere sottoposto a procedure di liquidazione giudiziale, liquidazione coatta amministrativa o altre procedure liquidatorie previste dal codice civile o da leggi speciali per situazioni di crisi o insolvenza.
Questa definizione abbraccia una vasta gamma di soggetti che si trovano in una situazione di crisi finanziaria, in cui il loro debito supera la capacità di pagamento. Il sovraindebitamento può essere causato da diversi fattori, come una serie di eventi imprevisti, una gestione finanziaria inadeguata, un calo delle entrate o una combinazione di questi elementi.
In sintesi, il sovraindebitamento rappresenta una situazione di crisi finanziaria in cui i debitori si trovano incapaci di far fronte ai propri obblighi finanziari. In questo contesto è fondamentale comprendere le opzioni disponibili e ricorrere a risorse specializzate per affrontare questa sfida, con l’obiettivo di superare la crisi e ristabilire una situazione finanziaria sana.
Possono accedere alla procedura di sovraindebitamento le seguenti tipologie di debitori che si trovano in una situazione di sovraindebitamento:
Il piano di ristrutturazione dei debiti, riguarda il consumatore sovraindebitato che, con l’ausilio dell’OCC, può proporre ai creditori un piano di ristrutturazione dei debiti che indichi in modo specifico tempi e modalità per superare la crisi da sovraindebitamento (art. 67 comma. 1 d.lgs. 14/2019).
In altre parole, il consumatore sovraindebitato, con l’ausilio dell’OCC, può proporre ai creditori un piano di ristrutturazione dei debiti che indichi in modo specifico tempi e modalità per superare la crisi da sovraindebitamento prevedendo il soddisfacimento, anche parziale, dei crediti in qualsiasi forma.
I debitori che si trovano in stato di sovraindebitamento hanno la possibilità di presentare una proposta di concordato minore, che consente loro di continuare l’attività imprenditoriale o professionale nonostante la situazione di crisi finanziaria.
Tuttavia, questa misura è riservata all’imprenditore minore, all’imprenditore agricolo, al professionista e alle start-up, purché non siano stati dichiarati esdebitati nei cinque anni precedenti la presentazione della domanda, non abbiano già beneficiato dell’esdebitazione due volte e non abbiano commesso atti fraudolenti ai danni dei creditori.
La proposta di concordato minore ha un contenuto flessibile e può specificare in modo dettagliato i tempi e le modalità per superare la crisi da sovraindebitamento. Può prevedere il soddisfacimento, anche parziale, dei crediti attraverso qualsiasi forma di pagamento, nonché la possibile suddivisione dei creditori in classi a seconda delle loro priorità.
Una volta che il debitore presenta la domanda tramite l’OCC e questa viene giudicata ammissibile, il giudice apre ufficialmente la procedura emettendo un decreto e comunica la proposta ai creditori, i quali sono chiamati ad approvarla. Se la proposta riceve l’approvazione della maggioranza richiesta, il giudice la ratifica e omologa il concordato minore.
La possibilità di avviare una procedura di concordato minore offre ai debitori un’opportunità di ristrutturazione dei debiti e di superamento della crisi finanziaria. Tuttavia, è importante comprendere che tale procedura richiede una pianificazione accurata e l’assistenza di professionisti esperti per garantire il suo corretto svolgimento.
In situazioni di sovraindebitamento, i debitori hanno la possibilità di intraprendere una procedura di liquidazione controllata dei loro beni mobili e immobili se non risultano praticabili altre opzioni come il concordato minore o la ristrutturazione dei debiti del consumatore.
La figura del liquidatore, designata dal Tribunale, è responsabile dell’esecuzione del programma di liquidazione e si occupa della distribuzione delle somme ricavate dalla vendita dei beni ai creditori, seguendo l’ordine di prelazione stabilito nello stato passivo, approvato tramite decreto del Giudice Delegato.
La procedura di liquidazione controllata offre un quadro strutturato per affrontare la situazione di sovraindebitamento e consentire ai debitori di soddisfare i propri creditori in modo equo.
Il liquidatore, come figura imparziale e designata dal Tribunale, svolge un ruolo cruciale nell’assicurare che la liquidazione avvenga in conformità alle disposizioni normative e nell’ottica di garantire la massima trasparenza e imparzialità.
L’OCC (Organismo di Composizione della Crisi) rappresenta un’entità terza, imparziale e indipendente che svolge un ruolo chiave nel contesto del sovraindebitamento e della crisi d’impresa. Il suo obiettivo principale è offrire supporto al debitore nel fronteggiare l’esposizione debitoria verso i creditori.
L’OCC accoglie le richieste di avvio del procedimento e valuta il rispetto dei requisiti normativi stabiliti. Successivamente, nomina un professionista esperto, noto come “Gestore della Crisi”, che collabora con il debitore nell’analisi della documentazione pertinente. Il Gestore della Crisi svolge un ruolo di supporto fondamentale, aiutando il debitore nella ristrutturazione dei debiti e nel conseguente soddisfacimento dei crediti.
L’OCC rappresenta un punto di riferimento cruciale per i debitori che si trovano in situazioni di crisi finanziaria, offrendo un approccio obiettivo e professionale. Attraverso un’attenta valutazione delle circostanze specifiche e una stretta collaborazione con il debitore e i creditori, l’OCC mira a facilitare una soluzione equa e sostenibile per tutte le parti coinvolte. L’obiettivo finale è quello di consentire al debitore di superare la crisi d’impresa e ristabilire la stabilità finanziaria.
L’OCC rappresenta quindi una risorsa fondamentale per coloro che si trovano in difficoltà finanziarie, fornendo un quadro strutturato e un supporto competente per affrontare le sfide legate al sovraindebitamento e alla crisi d’impresa. La collaborazione con il Gestore della Crisi offre l’opportunità di pianificare una ristrutturazione efficace dei debiti, consentendo al debitore di riprendere il controllo della propria situazione finanziaria.
Affrontare una crisi d’impresa o una crisi da sovraindebitamento richiede consapevolezza, tempestività e l’adozione delle giuste misure. È fondamentale riconoscere i segnali precoci di una crisi aziendale e agire prontamente per evitare che si intensifichi e si trasformi in un problema irrisolvibile.
Per superare queste difficoltà, è fondamentale avvalersi di professionisti esperti e qualificati che possano offrire consulenza e assistenza adeguata. La scelta di affidarsi a professionisti specializzati nell’affrontare la crisi d’impresa o la crisi da sovraindebitamento può fare la differenza nel percorso di ripresa e nel raggiungimento di una soluzione sostenibile.
A tal fine, il gruppo GEIS è in grado di fornire tutto il supporto necessario per la gestione il risanamento di una crisi aziendale.
Iscriviti alla newsletter per ricevere news, approfondimenti ed opportunità di business, direttamente nella tua casella di posta ogni mese!