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Crisi da sovraindebitamento: Definizione e Procedure per affrontarla

Affrontare la crisi da sovraindebitamento dell’impresa è una sfida che richiede conoscenza, strategia e determinazione.

Nel contesto economico in continua evoluzione, molte imprese si trovano ad affrontare difficoltà finanziarie e a dover fare i conti con un accumulo di debiti che mette a rischio la loro stessa sopravvivenza.

Per comprendere appieno la portata di questa crisi e per individuare le soluzioni più efficaci, è fondamentale acquisire una definizione chiara del concetto di sovraindebitamento e conoscere le procedure disponibili per affrontarlo.

In questo articolo, esploreremo in dettaglio la crisi da sovraindebitamento dell’impresa, definendo il concetto stesso e analizzando le procedure a disposizione per affrontarla in modo efficace. 

1. Crisi d'impresa

1.1 La consapevolezza della crisi d’impresa

La crisi d’impresa rappresenta un momento di profonda difficoltà in cui l’azienda, in assenza di interventi e procedure adeguate, rischia seriamente di chiudere i battenti. Affrontare questi momenti di crisi richiede una comprensione approfondita delle cause sottostanti e una strategia mirata per uscirne.

A tal fine, la consapevolezza della crisi è il primo passo per affrontarla. Gli imprenditori e le figure che gravitano nell’area finanziaria dell’impresa, devono essere in grado di riconoscere i segnali di crisi come, ad esempio, un calo delle vendite, problemi di cassa, mancati pagamenti o difficoltà nell’onorare gli impegni finanziari. 

D’altronde, per poter intervenire prontamente, è necessario riconoscere i momenti di crisi, solo così sarà possibile limitare ulteriori problemi

Tuttavia, è prassi comune che gli imprenditori sottovalutano determinati segnali e che si trovino in un momento successivo ad affrontare problematiche che mettono a serio rischio l’impresa.

  

1.2 L'importanza di agire tempestivamente

Il secondo passo per affrontare la crisi d’impresa è l’agire tempestivamente. Rimandare l’intervento, infatti, può comportare un aggravamento della situazione di crisi e ridurre le possibilità di ripresa. 

Come detto in precedenza, identificare le cause alla base della crisi d’impresa, valutare le opzioni disponibili e pianificare una strategia di gestione della crisi sono passi cruciali per invertire la rotta. Una reazione rapida ai segnali consente di limitare i danni e di ripristinare la stabilità finanziaria dell’azienda. 

Ad ogni modo, affrontare una crisi richiede una visione a lungo termine e un piano di azione dettagliato che preveda strategie finanziarie volte a stabilizzare l’impresa. 

 

1.3 Le cause di una crisi d’impresa

Come abbiamo illustrato nel nostro articolo dedicato alla ristrutturazione aziendale, nel corso della propria vita un’azienda può ritrovarsi ad affrontare diversi momenti di crisi. 

Le cause di una crisi possono però essere molteplici e richiedono, di conseguenza, un’attenta valutazione e interventi mirati. 

Generalmente, le cause più comuni che possono portare a una crisi aziendale sono:

  1. Dinamiche di mercato in evoluzione: Il mercato è un ambiente in costante mutamento, e l’azienda potrebbe trovarsi impreparata di fronte a nuovi concorrenti, cambiamenti tecnologici o mutamenti delle preferenze dei consumatori. È necessario adattarsi e anticipare tali dinamiche per evitare una crisi.
  2. Problemi di produttività: Se l’azienda non riesce a soddisfare la domanda del mercato a causa di inefficienze produttive o di una capacità produttiva insufficiente, è fondamentale ristrutturare l’organizzazione e ottimizzare i processi per garantire una produzione efficace e tempestiva.
  3. Difficoltà finanziarie: Un’eccessiva esposizione al debito o una gestione finanziaria carente possono portare a problemi di liquidità e a difficoltà nel coprire i costi operativi. È essenziale ristrutturare la struttura finanziaria dell’azienda, ridurre i debiti e implementare strategie di gestione finanziaria solide.
  4. Errori di gestione: Una cattiva gestione o la mancanza di una visione strategica chiara possono portare a problemi interni all’azienda. È necessario ristrutturare l’organizzazione, migliorare le competenze manageriali e promuovere una cultura aziendale solida e orientata al successo.
  5. Cambiamenti normativi o legali: I cambiamenti delle normative o dei regolamenti possono avere un impatto significativo sulle attività aziendali. È importante monitorare tali cambiamenti e adottare le misure necessarie per conformarsi alle nuove disposizioni senza compromettere la sostenibilità dell’azienda.
 

2. Crisi da Sovraindebitamento

2.1 Cosa si intende per sovraindebitamento?

Il sovraindebitamento è una condizione finanziaria critica in cui si trova un individuo, un professionista, un imprenditore minore, un imprenditore agricolo, una start-up innovativa o qualsiasi altro debitore che non può essere sottoposto a procedure di liquidazione giudiziale, liquidazione coatta amministrativa o altre procedure liquidatorie previste dal codice civile o da leggi speciali per situazioni di crisi o insolvenza.

Questa definizione abbraccia una vasta gamma di soggetti che si trovano in una situazione di crisi finanziaria, in cui il loro debito supera la capacità di pagamento. Il sovraindebitamento può essere causato da diversi fattori, come una serie di eventi imprevisti, una gestione finanziaria inadeguata, un calo delle entrate o una combinazione di questi elementi.

In sintesi, il sovraindebitamento rappresenta una situazione di crisi finanziaria in cui i debitori si trovano incapaci di far fronte ai propri obblighi finanziari. In questo contesto è fondamentale comprendere le opzioni disponibili e ricorrere a risorse specializzate per affrontare questa sfida, con l’obiettivo di superare la crisi e ristabilire una situazione finanziaria sana.

 

2.2 Chi può accedervi?

Possono accedere alla procedura di sovraindebitamento le seguenti tipologie di debitori che si trovano in una situazione di sovraindebitamento:

  • il consumatore
  • il professionista, artista, altri lavoratori autonomi
  • l’Imprenditore minore, ai sensi dell’art.2, lettera d), del D.lgs. n.14/2019 ovvero chi presenta congiuntamente i seguenti requisiti:
    • un attivo patrimoniale di ammontare complessivo annuo non superiore ad euro trecentomila nei tre esercizi antecedenti la data di deposito della istanza di composizione della crisi da sovraindebitamento o dall’inizio dell’attività se di durata inferiore
    • ricavi, in qualunque modo essi risultino, per un ammontare complessivo annuo non superiore ad euro duecentomila nei tre esercizi antecedenti la data di deposito della istanza di composizione della crisi da sovraindebitamento o dall’inizio dell’attività se di durata inferiore
    • un ammontare di debiti anche non scaduti non superiore ad euro cinquecentomila.
  • l’imprenditore agricolo
  • le start-up innovative 
 

3. Procedure previste per la crisi da sovraindebitamento

 

3.1 Il piano di ristrutturazione dei debiti

Il piano di ristrutturazione dei debiti, riguarda il consumatore sovraindebitato che, con l’ausilio dell’OCC, può proporre ai creditori un piano di ristrutturazione dei debiti che indichi in modo specifico tempi e modalità per superare la crisi da sovraindebitamento (art. 67 comma. 1 d.lgs. 14/2019).

In altre parole, il consumatore sovraindebitato, con l’ausilio dell’OCC, può proporre ai creditori un piano di ristrutturazione dei debiti che indichi in modo specifico tempi e modalità per superare la crisi da sovraindebitamento prevedendo il soddisfacimento, anche parziale, dei crediti in qualsiasi forma.

 

3.2 Il concordato minore

I debitori che si trovano in stato di sovraindebitamento hanno la possibilità di presentare una proposta di concordato minore, che consente loro di continuare l’attività imprenditoriale o professionale nonostante la situazione di crisi finanziaria.

Tuttavia, questa misura è riservata all’imprenditore minore, all’imprenditore agricolo, al professionista e alle start-up, purché non siano stati dichiarati esdebitati nei cinque anni precedenti la presentazione della domanda, non abbiano già beneficiato dell’esdebitazione due volte e non abbiano commesso atti fraudolenti ai danni dei creditori.

La proposta di concordato minore ha un contenuto flessibile e può specificare in modo dettagliato i tempi e le modalità per superare la crisi da sovraindebitamento. Può prevedere il soddisfacimento, anche parziale, dei crediti attraverso qualsiasi forma di pagamento, nonché la possibile suddivisione dei creditori in classi a seconda delle loro priorità.

Una volta che il debitore presenta la domanda tramite l’OCC e questa viene giudicata ammissibile, il giudice apre ufficialmente la procedura emettendo un decreto e comunica la proposta ai creditori, i quali sono chiamati ad approvarla. Se la proposta riceve l’approvazione della maggioranza richiesta, il giudice la ratifica e omologa il concordato minore.

La possibilità di avviare una procedura di concordato minore offre ai debitori un’opportunità di ristrutturazione dei debiti e di superamento della crisi finanziaria. Tuttavia, è importante comprendere che tale procedura richiede una pianificazione accurata e l’assistenza di professionisti esperti per garantire il suo corretto svolgimento.

 

 

3.3 La liquidazione controllata del debitore

In situazioni di sovraindebitamento, i debitori hanno la possibilità di intraprendere una procedura di liquidazione controllata dei loro beni mobili e immobili se non risultano praticabili altre opzioni come il concordato minore o la ristrutturazione dei debiti del consumatore.

La figura del liquidatore, designata dal Tribunale, è responsabile dell’esecuzione del programma di liquidazione e si occupa della distribuzione delle somme ricavate dalla vendita dei beni ai creditori, seguendo l’ordine di prelazione stabilito nello stato passivo, approvato tramite decreto del Giudice Delegato.

La procedura di liquidazione controllata offre un quadro strutturato per affrontare la situazione di sovraindebitamento e consentire ai debitori di soddisfare i propri creditori in modo equo. 

Il liquidatore, come figura imparziale e designata dal Tribunale, svolge un ruolo cruciale nell’assicurare che la liquidazione avvenga in conformità alle disposizioni normative e nell’ottica di garantire la massima trasparenza e imparzialità.

 

3.4 Il ruolo dell’O.C.C. nelle procedure di sovraindebitamento

L’OCC (Organismo di Composizione della Crisi) rappresenta un’entità terza, imparziale e indipendente che svolge un ruolo chiave nel contesto del sovraindebitamento e della crisi d’impresa. Il suo obiettivo principale è offrire supporto al debitore nel fronteggiare l’esposizione debitoria verso i creditori.

L’OCC accoglie le richieste di avvio del procedimento e valuta il rispetto dei requisiti normativi stabiliti. Successivamente, nomina un professionista esperto, noto come “Gestore della Crisi”, che collabora con il debitore nell’analisi della documentazione pertinente. Il Gestore della Crisi svolge un ruolo di supporto fondamentale, aiutando il debitore nella ristrutturazione dei debiti e nel conseguente soddisfacimento dei crediti.

L’OCC rappresenta un punto di riferimento cruciale per i debitori che si trovano in situazioni di crisi finanziaria, offrendo un approccio obiettivo e professionale. Attraverso un’attenta valutazione delle circostanze specifiche e una stretta collaborazione con il debitore e i creditori, l’OCC mira a facilitare una soluzione equa e sostenibile per tutte le parti coinvolte. L’obiettivo finale è quello di consentire al debitore di superare la crisi d’impresa e ristabilire la stabilità finanziaria.

L’OCC rappresenta quindi una risorsa fondamentale per coloro che si trovano in difficoltà finanziarie, fornendo un quadro strutturato e un supporto competente per affrontare le sfide legate al sovraindebitamento e alla crisi d’impresa. La collaborazione con il Gestore della Crisi offre l’opportunità di pianificare una ristrutturazione efficace dei debiti, consentendo al debitore di riprendere il controllo della propria situazione finanziaria.

 

Conclusioni

Affrontare una crisi d’impresa o una crisi da sovraindebitamento richiede consapevolezza, tempestività e l’adozione delle giuste misure. È fondamentale riconoscere i segnali precoci di una crisi aziendale e agire prontamente per evitare che si intensifichi e si trasformi in un problema irrisolvibile. 

Per superare queste difficoltà, è fondamentale avvalersi di professionisti esperti e qualificati che possano offrire consulenza e assistenza adeguata. La scelta di affidarsi a professionisti specializzati nell’affrontare la crisi d’impresa o la crisi da sovraindebitamento può fare la differenza nel percorso di ripresa e nel raggiungimento di una soluzione sostenibile. 

A tal fine, il gruppo GEIS è in grado di fornire tutto il supporto necessario per la gestione il risanamento di una crisi aziendale.

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