Indirizzo
Via Salvatore Piscopo, 46 80026 Casoria (NA)
Orari
Lunedì - Venerdì: 9.30 – 17:00
Alcuni lo definirebbero un luogo di culto, altri il luogo da cui tutto nasce e dove si decidono le sorti di intere stagioni sportive.
Gli spogliatoi sono, senza ombra di dubbio, una delle componenti fondamentali per un impianto sportivo e in questo articolo vogliamo parlarvi proprio di quest’ultimi.
Ovviamente lo facciamo in un’ottica tecnica e normativa, andando a chiarire cosa viene definito per spogliatoi nell’ambito delle Norme CONI per l’impiantistica sportiva (documento ufficiale).
Prima di analizzare cosa prevede il regolamento del CONI urge chiarire che il testo distingue una parte generale e una parte specifica.
Nella parte generale indica le prescrizioni di base, nella parte specifica, invece, definisce le caratteristiche degli spogliatoi in base alla diversa tipologia di impianto.
Per Semplicità abbiamo deciso di suddividere questo approfondimento in due parti:
Il primo elemento che il CONI chiarisce all’interno della normativa è la protezione contro l’introspezione.
Nello specifico, i locali spogliatoio devono essere protetti contro l’introspezione; inoltre, in mancanza di indicazioni diverse da parte delle FSN e DSA, dovranno essere previsti almeno due locali spogliatoio.
Per quanto riguarda il numero dei posti spogliatoio da realizzare, la normativa CONI fa presente che tale numero dovrà essere commisurato al numero di utenti contemporanei, tenendo conto delle modalità di avvicendamento e del tipo di pratica sportiva.
Il regolamento, per capienze superiori ai 40 posti, consiglia di realizzare più locali di dimensioni inferiori.
Ad ogni modo, la suddivisione in più locali è comunque consigliabile per una migliore gestibilità degli impianti sportivi, in presenza di più spazi di attività che funzionino contemporaneamente.
In merito al dimensionamento dei locali spogliatoio in locale comune, questo dovrà essere effettuato considerando una superficie per posto spogliatoio non inferiore a m² 1,60, comprensiva degli spazi di passaggio e dell’ingombro di eventuali appendiabiti o armadietti.
Inoltre, gli spogliatoi dovranno:
In aggiunta, negli spogliatoi dovrà essere prevista la possibilità di usare una panca della lunghezza di m 0,80 e profondità circa m 0,50 con uno spazio laterale libero di m 0,80 per la sosta della sedia a ruote. Da ogni locale spogliatoio si dovrà accedere ai propri servizi igienici e alle docce.
Negli spogliatoi, o meglio, nelle loro immediate vicinanze, dovrà essere prevista una fontanella di acqua potabile.
Nell’ambito degli spogliatoi dedicati ai giudici di gara, la normativa CONI chiarisce che anche in questo caso i locali spogliatoio dovranno essere protetti contro l’introspezione e in mancanza di indicazioni diverse da parte della FSN e DSA, dovranno essere previsti almeno due locali spogliatoio.
Per il dimensionamento degli spogliatoi dedicati ai giudici di gara, tenuto conto della destinazione e del livello di attività dell’impianto, ogni locale spogliatoio dovrà essere dimensionato per un minimo di 2 utenti contemporanei, mediamente 4 – 10 utenti, considerando una superficie per posto spogliatoio non inferiore a mq 1,6 comprensiva degli spazi di passaggio e dell’ingombro di eventuali appendiabiti o armadietti.
Ogni locale spogliatoio dovrà avere a proprio esclusivo servizio almeno un WC in locale proprio ed una doccia per gli spogliatoi fino a 4 utenti; un WC in locale proprio o due docce per spogliatoi da 5 a 10 utenti. Da ogni locale spogliatoio si dovrà accedere ai propri servizi igienici e docce.
Gli spogliatoi dovranno essere accessibili e fruibili dagli utenti DA (diversamente abili), dotando ogni spogliatoio di almeno un servizio igienico fruibile da parte degli utenti DA. In merito ai soggetti con DA, le norme sconsigliano la realizzazione di locali WC per utenti DA con presenza di doccia all’interno.
Passiamo ora ad analizzare le normative specifiche. Infatti, come esposto in precedenza, all’interno del testo il CONI definisce le caratteristiche degli spogliatoi anche in base alla diversa tipologia di impianto.
Nello specifico distingue tra:
In merito agli impianti sportivi al chiuso il CONI chiarisce che è preferibile che i locali abbiano un accesso da un atrio (locale con funzioni di ingresso dall’esterno dell’impianto) ed essere collegati alla sala di attività mediante corridoi e disimpegni privi di barriere architettoniche.
Nell’ottica degli impianti sportivi all’aperto, il testo indica che dovranno essere previsti almeno due locali con annessi servizi igienici e docce direttamente accessibili dai locali spogliatoio. Il numero complessivo di posti spogliatoio dovrà essere almeno pari al numero di utenti contemporanei dello spazio di attività.
Indicativamente, salvo specifiche esigenze connesse all’attività praticata o diversa indicazione da parte delle FSN e DSA, dovranno essere realizzati almeno:
Nel caso in cui siano previsti impianti con spazi di attività ad uso contemporaneo, ai fini di una migliore flessibilità di utilizzazione degli impianti, il regolamento consiglia di dimensionare i locali tenendo conto dei gruppi di utenti contemporaneamente presenti e del loro avvicendamento.
Inoltre, per almeno due spogliatoi dovrà essere prevista l’accessibilità e la fruibilità da parte degli utenti DA (diversamente abili).
Nell’ambito, invece, degli impianti natatori i posti spogliatoio potranno essere raggruppati in locali comuni e/o essere del tipo singolo (es. cabine a rotazione).
Per ragioni igieniche gli spogliatoi dovranno costituire elemento di separazione tra i percorsi effettuati in abbigliamento normale (anche noti come percorsi a piedi calzati) e quelli in abbigliamento sportivo (noti anche come percorsi a piedi nudi).
Gli spogliatoi in locale comune non potranno essere utilizzati come elementi di percorso di altri tipi di spogliatoio e dovranno essere protetti contro l’introspezione.
Anche in questo caso i locali dovranno essere separati per uomini e donne e dotati di servizi igienici e docce. Inoltre, i locali dovranno risultare accessibili dagli utenti DA.
Per gli spogliatoi in locale comune il testo puntualizza che si dovrà tener conto di:
Ai fini della sicurezza, il numero di utenti presenti all’interno del piano vasche non potrà superare quello massimo consentito dalle vigenti normative d’igiene per lo specchio d’acqua servito.
Il numero di posti spogliatoio complessivo (per entrambi i sessi) da prevedere per il dimensionamento degli spogliatoi è di almeno uno ogni 9 m² di vasche servite. Tuttavia, per una migliore gestibilità dell’impianto si consiglia di prevedere un numero di posti spogliatoio maggiore, intorno a uno ogni 6 m² di vasche servite.
Ad ogni modo, il testo puntualizza che eventuali variazioni al dimensionamento dei posti spogliatoio sono consentite per particolari utilizzazioni in cui il numero di utenti effettivo sia inferiore.
Gli spogliatoi a servizio delle vasche potranno servire anche altri spazi sportivi, purché siano soddisfatti i requisiti igienici della separazione dei percorsi verso il piano vasche, con la presenza del presidio di bonifica prima dell’accesso al piano vasche stesso.
In caso di contemporaneità d’uso, il dimensionamento degli spogliatoi sarà effettuato sommando il numero di posti spogliatoio previsto per l’impianto piscina a quello dei posti spogliatoio per le altre attività e il numero di servizi igienici e docce calcolato per l’impianto piscina a quello calcolato per le altre attività.
Per gli impianti sportivi dedicati al Fitness, la normativa CONI distingue tra:
Ma quali sono le differenze dal punto di vista normativo?
Gli spogliatoi dedicati agli utenti devono essere almeno due, divisi per sesso e possibilmente per fasce d’età, protetti contro l’introspezione. Inoltre, ogni spogliatoio deve avere accesso diretto ai servizi igienici ed al locale docce, possibilmente attraverso un locale filtro e almeno uno spogliatoio per sesso deve essere dotato di un servizio igienico per utenti DA.
In merito al dimensionamento, il testo precisa che questo resta in funzione del massimo affollamento di utenti sostenibile dall’impianto. Il numero complessivo dei posti spogliatoio deve essere non inferiore al massimo affollamento di utenti, moltiplicato per 0.4 (coefficiente di contemporaneità).
La superficie per posto spogliatoio, comprensiva dell’ingombro della panca con appendiabiti degli spazi di passaggio e compreso l’ingombro degli armadietti, deve essere non inferiore a 2 m² .
La superficie deve essere non inferiore a 1.6 m² se gli armadietti sono posizionati in altro locale a loro dedicato, direttamente collegato allo spogliatoio. Per locali con più di 40 posti spogliatoio è preferibile la divisione in più ambienti.
Tuttavia, va precisato che la suddivisione in più locali è comunque consigliabile per ragioni gestionali per impianti con più spazi di attività o con tipi di utenza differenziata per età.
Gli arredi degli spogliatoi dovranno essere funzionali, resistenti e realizzati con materiali durevoli, facilmente lavabili e sanificabili. Il numero degli armadietti a rotazione, oltre quelli di uso personale eventualmente presenti, deve essere non inferiore al numero massimo delle presenze nell’impianto.
Sono da preferire armadietti ben areati, resistenti e realizzati con materiali durevoli facilmente lavabili e sanificabili.
Per quanto riguarda gli spogliatoi destinati agli addetti all’attività, il testo chiarisce che i locali devono essere almeno due, divisi per sesso, protetti contro l’introspezione. Inoltre, come per le altre tipologie di impianto, almeno uno, sia per uomo che per donna, deve essere dotato di almeno un servizio igienico per DA.
Il numero di posti spogliatoio deve essere uguale al numero di addetti contemporaneamente presenti, con un minimo di tre posti per ciascuno spogliatoio.
La superficie per posto spogliatoio, comprensiva dell’ingombro della panca con appendiabiti e degli spazi di passaggio e compreso l’ingombro degli armadietti deve essere non inferiore a 2 m².
La superficie deve essere non inferiore a 1.6 m² se gli armadietti sono posizionati in altro locale a loro dedicato, direttamente collegato allo spogliatoio. Le caratteristiche costruttive e di arredo e i requisiti igienici e ambientali sono uguali a quelli degli spogliatoi utenti.
Gli spogliatoi devono essere almeno due, divisi per sesso, con caratteristiche analoghe a quelli per gli addetti all’attività ma, possono non essere presenti le docce e gli asciugacapelli.
In piccoli impianti (per piccoli si intende con una capienza massima inferiore a 120 utenti contemporanei) gli spogliatoi possono essere in comune con quelli per gli addetti alle attività. In questo caso, per il calcolo dei posti spogliatoio, il numero degli addetti va sommato a quello degli addetti alla gestione.
Le caratteristiche costruttive e di arredo e i requisiti igienici e ambientali sono uguali a quelli degli spogliatoi per utenti.
In questo articolo siamo tornati ad approfondire il complesso tema delle norme impiantistiche CONI. Per ulteriori approfondimenti sulle Norme Coni, vi rimandiamo alla lettura dei nostri approfondimenti al seguente link.
Nello specifico, dopo aver analizzato i locali medici e le diverse tipologie di impianto sportivo, abbiamo deciso di analizzare nel dettaglio cosa il CONI delinea in merito ai locali spogliatoio.
Quest’analisi, anche se marginale, ci ha permesso di chiarire le normative CONI da rispettare nella costruzione di locali spogliatoio all’interno degli impianti sportivi.
Teniamo a precisare che queste sono solo alcune delle norme di cui tenere conto, resta dunque necessario avvalersi di consulenze professionali dedicate, al fine di evitare errori che possano compromettere l’agibilità di suddetti locali e peggio degli interi impianti.